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Prenota una visita otorinolaringoiatrica
La visita specialistica si basa sull’osservazione delle orecchie, delle fosse nasali e della laringe, sia nella fase acuta che in via preventiva.
Tra i diversi stati di malessere di cui possono soffrire i soggetti in età pediatrica, i più frequenti e più delicati sono a carico delle orecchie, del naso e della gola.
L’audiologia è la branca dell’otorinolaringoiatria che si occupa delle malattie dell’orecchio e, in special modo, dei sensi dell’udito e dell’equilibrio.
Dicono di noi
Patologie che interessano l'orecchio, il naso e la gola.
Patologie trattate
L’otologia è quel ramo della medicina che studia le patologie che interessano l’orecchio. Quello che si intende per orecchio nel senso comune, cioè il padiglione auricolare e il condotto uditivo, in realtà è solo una parte dello stesso, e più precisamente l’orecchio esterno.
L’orecchio in medicina, infatti, viene suddiviso in orecchio esterno, medio e interno.
L’orecchio medio è la cavità tra la membrana timpanica e l’orecchio interno.
L’orecchio interno si trova nell’osso temporale ed è costituito dal labirinto osseo e da un labirinto membranoso. Si suddivide in due parti: la coclea (organo dell’udito) e il vestibolo (organo dell’equilibrio).
Le patologie che interessano le orecchie sono numerose, dipendono da cause molteplici e presentano una sintomatologia complessa. Per questo motivo è indicato effettuare una visita otorinolaringoiatrica sin dal manifestarsi dei primissimi sintomi.
Le patologie più diffuse sono:
Otosclerosi
Acufene
Otite
Fullness (ovattamento auricolare)
Tappo di cerume
Esostosi del condotto uditivo esterno
Ipoacusia (sordità)
La rinologia è la parte dell’otorinolaringoiatria che si occupa dello studio dell’anatomia, della fisiologia e delle affezioni che colpiscono il naso e le cavità paranasali.
Le cause più frequenti della difficoltà a respirare bene con il naso, disturbo oggigiorno molto frequente anche per fattori ambientali, sono le deviazioni del setto nasale, l’ipertrofia dei turbinati (riniti ipertrofiche), le sinusiti e le poliposi nasali. Nei bambini è spesso l’ipertrofia delle tonsille o delle adenoidi.
Una visita otorinolaringoiatrica è sempre consigliata in casi di difficoltà respiratorie per escludere problemi più seri e per trovare la via per riportare alla normalità la capacità respiratoria.
I principali problemi afferenti alla rinofaringe sono:
La laringologia, o laringoiatria, è la branca della medicina che si occupa delle malattie della laringe, l’organo situato nel collo, tra faringe e trachea, deputato all’emissione dei suoni, la fonazione.
Si tratta di una specialità nata relativamente di recente, che si è sviluppata con il perfezionamento e il diffondersi degli strumenti endoscopici. Infatti, una visione diretta della laringe non è possibile. Per poter eseguirne l’osservazione è necessario avvalersi di uno strumento a specchio. Per tale motivo la metodica è detta laringoscopia indiretta.
Grazie all’introduzione nella gola del laringosopio, si accede ad una visione completa della laringe attraverso la quale è possibile apprezzare le corde vocali, il tratto iniziale della via digestiva e i movimenti laringei, per rilevare eventuali problemi alle funzionalità dell’organo o eventuali lesioni provocate dal reflusso gastro-esofageo.
Una visione molto dettagliata dell’organo è possibile con il fibrolaringoscopio flessibile, cioè una piccola telecamera che consente di registrare ciò che il medico vede nel corso dell’esame.
Le principale patologie che riguardano questo branca sono:
Tonsillite
Faringite, laringite e tracheite
Glossite
Scialolitiasi e Scialoadenite
Disfagia
Disturbi della voce
Neoformazioni del cavo orale e del distretto faringolaringeo
Come è noto, dall’orecchio dipende anche il senso dell’equilibrio delle persone. Infatti, la parte posteriore dell’apparato uditivo è collegata ad un complesso sistema di recettori e di vie nervose proprie, denominato apparato vestibolare.
La vestibologia si occupa di tale apparato, il quale comprende il labirinto, il sacculo e l’utricolo ed è preposto a farci mantenere la posizione eretta, fornendo costantemente informazioni al cervello riguardo alla posizione del nostro corpo e alla collocazione dello stesso nell’ambiente circostante.
Per verificare il perfetto funzionamento dell’apparato vestibolare e per valutare eventuali alterazioni dello stesso è necessario eseguire un esame vestibolare ed eventualmente eseguire le cosiddette manovre liberatorie.
I problemi principali sono:
Vertigine parossistica posizionale benigna
Sono la forma più diffusa di vertigini, quelle che durano in genere meno di un minuto e che sono provocate da precisi movimenti della testa: lo sdraiarsi o il cambio di posizione, oppure il volgere repentinamente lo sguardo verso l’alto.
Tale disturbo è dovuto agli otoliti, particolari cristalli immersi nel liquido che riempie l’utricolo e il sacculo, all’intero orecchio interno, i quali, spostandosi dalla loro sede naturale, vanno a stimolare erroneamente i recettori dei movimenti del capo, dando una percezione sbagliate del corpo e dell’ambiente.
Nella maggior parte dei casi il distacco degli otoliti non ha una causa riconoscibile (e dunque si parla di vertigine parossistica posizionale idiopatica); in altri casi gli otoliti possono spostarsi in seguito a traumi cranici oppure senza una causa riconoscibile.
Vertigine Emicranica
Si manifesta in pazienti affetti, attualmente o in passato, da cefalea e consiste in frequenti nel tempo attacchi di vertigine o in episodi di instabilità.
Deficit Vestibolare Acuto (“labirintite”)
Si tratta del disturbo che comporta improvvise vertigini, nausea, vomito, impossibilità ad alzarsi dal letto e notevole spavento.
La causa è una infezione (virale o batterica) dell’orecchio medio, come ad esempio un’otite media acuta purulenta.
Neurite vestibolare
È il caso in cui le vertigini compaiano dal nulla, senza apparente causa, e si protraggano oltre le 24 ore.
Nella maggior parte dei casi si accompagnano a una perdita dell’udito.
La causa è un danno del nervo vestibolare, la cui origine può essere riconducibile a svariati fattori.
Malattia di Ménière
Provoca degli attacchi di vertigini che si ripetono nel tempo e si accompagnano ad una progressiva perdita della capacità uditiva, associata all’ovattamento auricolare e alla presenza di acufeni.
La principale causa è riconducibile all’aumento dei liquidi presenti nel labirinto, benché possano essere rilevabili anche altre cause più rare.
Cosa fare?
Nella maggior parte dei casi le vertigini sono riconducibili a malattie del labirinto. Le malattie del cervello e del cervelletto sono più rare e generalmente si manifestano accompagnate da intensi mal di testa, formicolii, paralisi delle braccia o delle gambe, disturbi della vista, dell’eloquio e del movimento.
Ad ogni modo, per una tempestiva e corretta diagnosi è opportuno contattare lo specialista otorinolaringoiatra per un esame vestibolare, il quale permetterà di trattare e risolvere il problema nella maniera più appropriata e in tempi rapidi.